Tour de France 2022, Tadej Pogacar: “Ho provato ad attaccare, ma non ero convinto al 100%. Difficilmente si ripeterà la situazione del Galibier”
Tadej Pogacar ha mantenuto le promesse nel corso della dodicesima tappa del Tour de France 2022. Subito dopo aver ceduto la maglia gialla a Jonas Vingegaard in cima al Col du Granon, il corridore sloveno, infatti, aveva promesso attacchi sull’Alpe d’Huez e così è stato. Le offensive del corridore della UAE Team Emirates si sono risolte in un nulla di fatto, con il capitano della Jumbo-Visma sempre in grado di rispondere, ma hanno restituito al campione uscente ulteriore consapevolezza sul suo stato di forma. Il classe ’98, poi, al termine della tappa vinta da Tom Pidcock ha spiegato di aver anche capito cosa è andato storto il giorno precedente.
“La giornata di ieri tutto sommato non è stata completamente negativa – ha esordito dopo aver tagliato il traguardo dell’Alpe d’Huez – So che difficilmente ricapiterà durante questo Tour de France e che difficilmente si riproporranno le stesse situazioni accadute ieri: sono quindi fiducioso per le tappe future. Mi sono fatto un’idea sul perché sono andato in difficoltà, sono stato avventato nel tentare di rispondere ai tanti attacchi portati dagli avversari e così, dopo aver avuto buone sensazioni sul Galibier, ho pagato il conto sul Granon”.
Il ventitreenne, però, guarda già alle prossime tappe: “Oggi le mie gambe erano buone, ho provato ad attaccare ma, dopo quanto successo ieri, non ero convinto al 100%. Comunque la prestazione odierna mi permette di affrontare a testa alta e con un buon morale i prossimi giorni. Sarà bello per gli appassionati di ciclismo assistere alla lotta per la maglia gialla, dato che i distacchi tra i primi corridori in classifica generale non sono così ampi”.
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